U.2.3 Tipi di decisori
Legata al concetto di decision-maker, l’idea di policy-maker è rilevante: i policy-maker sono persone e organizzazioni con il potere di influenzare o determinare le politiche. Per riassumere, “Le politiche sono piani, corsi d’azione o procedure che hanno lo scopo di influenzare le decisioni. Come tali, fanno parte del contesto del processo decisionale, spesso fornendo principi guida. Ma il processo decisionale è anche una parte del processo decisionale, e c’è una relazione dinamica tra il processo decisionale e quello politico” (Chris Blackmore, n.d.).
Inoltre, si possono differenziare almeno quattro tipi di stili decisionali (Infatti, 2021):
- Processo decisionale analitico: analizzare i dati per trovare una soluzione, evitando l’ambiguità in un percorso di pensiero orientato al compito.
- Processo decisionale concettuale: valuta diverse opzioni e possibilità con più tolleranza all’ambiguità e all’incertezza, ma prendendo un quadro più ampio. Questo tipo di processo decisionale implica una visione d’insieme e una minore avversione ai rischi.
- Processo decisionale comportamentale: valuta i sentimenti e le conseguenze da una considerazione profondamente emotiva dell’impatto sugli altri. Il decisore comportamentale si concentra sugli impatti sociali e sulle relazioni sociali, piuttosto che su compiti e concetti.
- Decisione direttiva: agisce rapidamente per arrivare alla soluzione, con un’alta avversione alle idee, ai concetti e alle soluzioni vaghe, poco chiare e ambigue, ed è molto concentrato sui compiti, le sue conoscenze e il suo giudizio per arrivare alle conclusioni. I decisori diretti accettano l’input degli altri, ma accuratamente selezionati.
Tuttavia, dovremmo considerare che il nostro stile di solito fonde due o più caratteristiche di questi archetipi.
Se volete saperne di più, potete consultare maggiori informazioni sulla scelta razionale, la teoria della scelta e il processo decisionale nelle organizzazioni (J. March, 1991; J. G. March, 1982)