Romania – Musica
PATRIMONIO MUSICALE
George Enescu
George Enescu (1881-1955) è considerato il più importante musicista rumeno di tutti i tempi. Sognando di diventare un compositore fin dalla più tenera età, Enescu iniziò i suoi studi al Conservatorio di Musica di Vienna prima di trasferirsi a Parigi. Diplomatosi precocemente all’età di 17 anni, il giovane artista intraprese una straordinaria carriera come compositore, violinista, pianista e direttore d’orchestra, esibendosi sui palcoscenici più importanti d’Europa e degli Stati Uniti. Fu mentore di grandi violinisti come Christian Ferras, Ivry Gitlis e Yehudi Menuhin, per il quale Enescu rimase “una delle vere meraviglie del mondo”. In America, a partire dal 1923, diresse prestigiose orchestre, tra cui ricordiamo la Philadelphia Orchestra, la Boston Orchestra e la Chicago Symphonic Orchestra. In memoria dell’artista, dal 1958 viene organizzato ogni anno a Bucarest il Festival George Enescu (nel Palazzo Cantacuzino, uno degli edifici più belli di Bucarest, è stato aperto il Museo Nazionale “George Enescu”). Più di 120.000 spettatori hanno assistito all’edizione 2013 del festival, con oltre 4.000 artisti che si sono esibiti durante l’evento durato tutto il mese di settembre. A livello europeo, l’eredità musicale di Enescu è sentita anche dalle generazioni attuali, che hanno sentito parlare di lui o magari ascoltano le sue vecchie canzoni. La sua attività musicale si è alternata tra Bucarest e Parigi, con tournée in molti Paesi europei, insieme a partner famosi come Alfredo Casella, Pablo Casals, Louis Fournier. Fonte:
Gheorghe Zamfir
Conosciuto come il “Re del flauto di Pan”, Gheorghe Zamfir (nato nel 1941) vanta un curriculum impressionante, con oltre 40 milioni di dischi venduti e cinque decenni di esibizioni di livello mondiale. Il suo successo è più sorprendente se si considera lo status secondario attribuito al suo strumento d’elezione; ciononostante, Gheorghe Zamfir è riuscito a portare il flauto alla ribalta. Il suo repertorio è un autentico viaggio musicale, che passa attraverso l’influenza gitana, il folklore rumeno e la musica classica. Trasforma le note, stravolge le composizioni, fa suo il suono e ha venduto centinaia di milioni di dischi in tutto il mondo. L’influenza di Gheorghe Zamfir ha varcato da tempo i confini dell’Europa. Nel 1959 ha registrato le prime canzoni, composizioni proprie in stile folk, con l’Orchestra di Musica Popolare della Radio Rumena, diretta da Radu Voinescu, seguendo altre tournée nell’URSS e in Grecia, fino al 1964, vincendo il 1° premio a Levadia (Grecia). Nel 1966 è stato nominato direttore dell’Ensemble “Ciocârlia”. Nel 1966, firma il primo disco “Electrecord”, che includerà le sue famose composizioni “Doina de Jale”, “Doina as in Visina”. Nel 1972 collabora alla colonna sonora del film “La grande bionda con le scarpe nere”, del produttore francese Ives Robert, e poi a film come: “Picnic ad Hanging Rock” (1975), in Australia, “Brâncuși e i monasteri moldavi” (1975), “C’era una volta in America” (1984), “Karate Kid” (1984). In Venezuela, il film “Ciao Cristina” ha utilizzato come tema principale una composizione del musicista Gheorghe Zamfir. Nel 1978, ha composto le musiche per il film “La maledizione della terra, la maledizione dell’amore”, diretto da Mircea Mureșan, basato sul romanzo “Ion”, di Liviu Rebreanu, (ha vinto il 1° premio per la composizione). Nel 1996 ha registrato la musica per il film macedone “The Lake”. Nel 2004, l’interpretazione della canzone “The lonely shepherd” viene inserita nel film “Kill Bill”. Nel 1968 ha registrato il secondo disco “Roumaine, Gheorghe Zamfir, il flauto di pan”. Nel 1968 vince la medaglia d’oro e l'”Orfeo d’oro” al Festival mondiale della gioventù e degli studenti di Sofia.
Fonti: